Premesso che
- nella notte tra sabato 26/6/21 e domenica 27/6/21, intorno alle 2,30 circa all’ intersezione tra viale G. Verdi, via Emilia est e via G. Sabbatini il conducente di una Fiat Panda proveniente da viale Verdi proseguiva la sua marcia senza rispettare il segnale di dare la precedenza nei confronti di chi proveniva dalla via Emilia proseguendo diritto ed impattando violentemente (il “boato” ha risvegliato molti residenti che si sono affacciati per rendersi conto della genesi del rumore) contro una Volkswagen Golf sopraggiungente da largo G.Garibaldi. Il conducente della Fiat (peraltro non residente a Modena) ha affermato di non avere scorto la segnaletica verticale .In effetti la stessa a 50-60 ml dall’incrocio e’ mal scorgibile per la presenza di fronde arboree e torna visibile solamente negli ultimi metri. Anche la segnaletica orizzontale di triangoli bianchi, che sull’asfalto indica l’incrocio,e’ completamente cancellata dall’usura e , mancando dispositivi dissuasori di velocita’, la Panda ha completamente saltato l’incrocio venendo poi carrambolata in via Sabbatini.
Considerato che
- Provvidenza ha voluto che a quell’ora non transitassero motocicli , cicli o ancor peggio pedoni, altrimenti il bilancio dell’incidente sarebbe stato ben differente;
- pur sottolineando la responsabilita’ personale del conducente della Fiat, gia’ altre volte la scarsa manutenzione o la insufficiente segnaletica e’ stata causa di incidenti agli incroci cittadini;
- che in alcuni siti cittadini la segnaletica luminosa semaforica e verticale risulta occultata da rami arborei soprattutto per quanto attiene il segnale del rosso (vedi a titolo esemplificativo e non esaustivo l’asse viale P. Giardini, viale L.A. Muratori ove l’”onda verde” semaforica puo’ sostanziare una accelerazione da parte di autoveicoli che incontrino il verde sul suo finire , nel timore di non intercettarlo nei successivi semafori in serie).
Tutto cio’ premesso si interrogano Il Sindaco e la Giunta per sapere:
Grazie
I Consiglieri firmatari
Barbara Moretti
Alberto Bosi
Luigia Santoro
Stefano Prampolini